Centro Studi Ermetici Alchemici

L’ASSOLUTO E LA MENTE DELL’UOMO

Il Modello Standard attribuisce la nascita dell’Universo al Big-Band e chiama questo punto iniziale “singolarità”. Ma “prima” cosa c’era?
Ci sono svariate teorie in proposito, tra cui quella del “VUOTO QUANTOMECCANICO” della creazione continua, molto contestata, perché messa a punto da un fisico un po’ eretico ( Massimo Corbucci).
Un’altra teoria, abbastanza accreditata, ipotizza la nascita dell’Universo causata dalla compressione locale e fortuita di due Universi paralleli. Molte sono le teorie nate per dare risposta a questo quesito, ma quella che mi piace di più, esteticamente, è quella del “VUOTO PERTURBATIVO DI STRINGA”. L’estetica, l’idea di bellezza, non è estranea nella formulazione di ipotesi scientifiche.
Dunque……si parla di Vuoto….
L’ALCHIMIA pensa l'ASSOLUTO, il PRINCIPIO SPIRITUALE, un po’ così: vuoto inconscio, informale, indefinito, non creato.
Si rende conoscibile a se stesso specchiandosi nella sua stessa EMANAZIONE, la MANIFESTAZIONE di se medesimo.
Il MERCURIO, che è la parte dinamica del PRINCIPIO, è la sua “intelligenza”, che si manifesta nella metamorfosi incessante delle forme ,del loro apparire e scomparire .
Questa MANIFESTAZIONE appare a volte come CAOS, a volte come COSMO, in base al punto di osservazione ed al livello interpretativo.
Il MERCURIO,che è il PRINCIPIO nella sua forma mobile, pervade la manifestazione, il MONDO, e con esso l’UOMO.
La mente dell’uomo, caso unico nell’universo (forse), è un CENTRO PSICHICO in cui si riflette il MONDO (quest’ultimo rappresentando non solo il visibile sensoriale, ma anche l’invisibile, il tessuto segreto dei suoi componenti sottili ,animici e spirituali). Pertanto la stessa mente dell’uomo può non avere confini…!
Il singolo uomo ha la capacità, rispecchiando il MONDO, di mettersi in relazione con esso ,con la natura e gli esseri viventi, assumendo valori ed esprimere giudizi, facendo esperienza a tutti i livelli.
Da qui la facoltà straordinaria dell’UOMO di assimilare ed elaborare in modo unico e personale contenuti, acquisendo perciò il LIBERO ARBITRIO, che si manifesta nel creare un mondo personale d’inventività pressoché infinita, fino a creare nuovi valori e relazioni.
Il PRINCIPIO è ETERNA ed INFINITA LOGICA PROCESSUALE, ma è incapace di conoscenza senza l’UOMO e le sue innumerevoli incessanti esperienze, giacché sono in qualche modo complementari.
In questo “snodo”, di presa di coscienza, si ha l’UNIONE tra MICROCOSMO e MACROCOSMO.
Come il PRINCIPIO immagina il MONDO per conoscersi, l’UOMO allo stesso modo, attraverso le proprie esperienze si conosce,si riconosce, e con un’operazione di affinamento può mettersi su di un ITER di INTEGRAZIONE al PRINCIPIO, per divenirne in qualche modo PARTE INTEGRANTE dopo la morte fisica.
L’operatività alchemica privilegia una qualità dell’UOMO: l’IMMAGINAZIONE.
L’Uomo può immaginare. Attraverso questa azione può esercitare la PROIEZIONE per ottenere una RIVELAZIONE, che può e deve “FISSARE.
L’ARTE ALCHEMICA è alla fine questo.
Nello specifico dell’Arte comunemente intesa c’è un’azione volitiva, una progettualità , una rivelazione di contenuti inconsci che vengono fissati in un corpo, sia esso fisico che metafisico, meglio in ambedue.
A seconda della portata qualitativa di questo processo, si ottengono consapevolezze TRASMUTATIVE. L’immaginale richiede un POTENZIALE che è attingibile dall’ANIMA MUNDI, quel campo infinito che ci compenetra .
La PROIEZIONE , l’intenzione, la progettualità si veicola sia all’esterno, ma soprattutto all’interno (che poi da un certi punti di vista sono la medesima cosa), come scandaglio profondo, in quell’immenso pozzo energetico dell’inconscio proprio e collettivo per ATTINGERVI.

ANNA GENTILI