Centro Studi Ermetici Alchemici

L'ASTROLOGIA ERMETICA COME VIA DI EVOLUZIONE

Il termine ermetismo o filosofia ermetica trae il suo nome da Ermete Trismegisto, Ermete tre volte grande poiché detiene il sapere dei tre principi, personaggio mitico, venerato come maestro di sapienza, a volte identificato con Thot (dio della scrittura e della magia), e vissuto nell’antico Egitto prima di Mosè. Era ritenuto in passato l’autore del Corpus Hermeticum, scritti iniziatici e filosofici, e soprattutto della Tabula Smaragdina, testo sapienziale inciso su una lastra di smeraldo .
Il Corpus Hermeticum fu portato in Italia a Firenze, in una copia bizantina di Michele Psello , nel 1460 . Cosimo de Medici, mecenate e sostenitore di artisti quale il Botticelli e che aveva fondato a Firenze l’accademia neoplatonica, diede ordine a Marsilio Ficino, studioso, filosofo e traduttore delle ritrovate opere di Platone ( tra cui il Timeo), di tradurre questi misteriosi testi, dove si descrivevano corrispondenze tra pianeti e animali, piante, talismani e farmaci . Si sosteneva in questi testi che i pianeti che si muovono in cielo riflettessero la vita interiore e fossero perciò pianeti interiori. Questi testi rappresentarono la principale fonte di ispirazione del pensiero ermetico e neoplatonico del Rinascimento e influenzarono largamente l’arte e il pensiero filosofico dell’ epoca. La filosofia antica nel Rinascimento non fu soltanto argomento di discussione, ma anche una fonte di dibattito su temi quali l’alchimia, l’astrologia, la magia e la cabala.

Ermete trismegisto, nella sua Tavola Smaragdina, insegna che ciò ch’è in alto è come ciò che è in basso, affinché si compia il miracolo di una sola cosa.

Questo è il principale assioma dell’ ermetismo ed è una affermazione categorica della legge di analogia. Questo vuol dire introdurre, nel nostro sistema di approccio alla conoscenza, un elemento nuovo nel nostro modo di ragionare. Con l’analogia si stabiliscono dei nessi tra cose disparate , apparentemente lontane tra loro, ma che possono essere rese simili attraverso il procedimento analogico, che è un sistema di pensiero verticale e che si oppone al pensiero orizzontale, cioè razionale.
Secondo il metodo analogico, pertanto, due cose che condividono analogie possono essere considerate parzialmente identiche. In tal modo un fiore giallo, che fiorisce nei giorni del solstizio d’estate e che ha le foglie bucherellate e che macchia di rosso ( l’iperico), dovrà necessariamente avere una valenza solare e dovrà servire per curare ferite e piaghe.
Questo è un esempio di segnatura, che altro non è che la qualità energetica delle cose.
L’ uomo racchiude in sé tutta la ricchezza terrestre e celeste e per questo il cuore e il sole hanno la stessa segnatura.
Nel pensiero ermetico la natura nella sua totalità è considerata un organismo vivente, l’ anima mundi, principio unificante da cui prendono forma tutte le realtà e che considera che ogni cosa contenga una forza spirituale, anche ciò che a noi sembra sia inanimato.
Nasce il concetto di antropocosmo, che identifica il cosmo e le leggi che lo creano e lo dirigono con l’ uomo.
L’ intero universo, rappresentato dal macrocosmo, è come il microcosmo, le energie che vivificano l’universo sono analoghe a quelle che vivificano l’uomo.
La corrispondenza tra uomo e stelle si fonda sulle leggi astrologiche e magiche di simpatia e antipatia.
Le qualità delle forze planetarie hanno la stessa segnatura nel corpo umano, cioè hanno lo stesso movimento, lo stesso effetto e la stessa relazione analogica e funzionale.
Il macrocosmo si manifesta nei sette pianeti conosciuti nell’antichità ed essi sono forze caratterizzate da una qualità energetica particolare: Saturno freddo secco, Giove caldo umido, Marte caldo secco, Sole caldo secco ma temperato, Luna fredda umida, Venere calda umida temperata e Mercurio freddo/umido e caldo/umido ( androgino).
Essi sono archetipi ed ermeticamente per archetipi si intendono le caratteristiche eterne delle cose.
L’ archetipo di per sé è invisibile, ma si rivela nelle funzioni, nei ritmi e nei frutti della natura, che ne diventano il simbolo vivente. Essi sono l’emanazione del Principio.
Pertanto i pianeti non vogliono indicare soltanto i corpi celesti del nostro sistema planetario o gli dei del pantheon greco o romano, bensì racchiudono una filosofia teologica sotto forma di miti, di allegorie, in cui vengono raffigurate le varie funzioni. La mitologia è un trattato di energetica.
Il mito che accompagna ogni archetipo ne riassume in sé simbolo (che è linguaggio universale) e funzione.
La simbologia che viene usata per illustrare i concetti dell’ astrologia è quella classica greco romana e non si fa riferimento ai pianeti fisici, ma alle funzioni stesse come furono intese nei racconti mitologici (si riferisce alla mitologia delle sette funzionalità principali ), e il circolo dello zodiaco con i suoi segni rappresenta le dodici potenzialità che presiedono alla
manifestazione del sensibile, cioè al circolo dello zodiaco ( manifestazione delle funzionalità).
Questo non vuol dire che i pianeti non influiscono magneticamente sulla terra. Lo si può ben vedere nel come la Luna influenzi le maree, la fertilità degli animali, la linfa delle piante, il sistema nervoso e tutti i liquidi del corpo umano, in cui ha un influenza netta. Ma gli altri astri, più lontani dalla terra, non hanno la stessa potenza gravitazionale e magnetica.
L’ermetismo spiega nel seguente modo la manifestazione del macrocosmo nel microcosmo.
Come abbiamo detto, il macrocosmo si manifesta nei sette pianeti, che a loro volta si manifestano nei quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco.
Questi corrispondono ai quattro stati della materia: solido, liquido, gassoso e plasma.
I quattro elementi si manifestano nei tre principi filosofici: Zolfo (anima), il principio maschile, il fuoco, la coscienza; Sale (corpo), il solido, equilibrio tra zolfo e mercurio; Mercurio (spirito), il principio femminile, il volatile, il principio vitale.
I tre principi filosofici hanno la loro manifestazione nella dualità: maschile e femminile. Da questi nasce la materia o microcosmo.
Analogamente, l’astrologia vede i quattro elementi come stati della materia prima e gli archetipi si incrociano con gli elementi e le loro qualità, con tre movimenti dell’energia, chiamati cardinale, fisso e mobile, e con la polarità, dando vita cosi allo zodiaco.
Abbiamo infatti tre segni per ogni elemento (ad esempio Ariete, Leone, Sagittario per l’elemento fuoco ) e ognuno di questi sarà caratterizzato da un movimento di energia (Ariete fuoco cardinale, Leone fuoco fisso, Sagittario fuoco mobile), abbiamo poi segni maschili (quelli di fuoco e aria) e segni femminili (acqua e terra).
Lo zodiaco è il percorso del sole nel cielo nell’arco di un anno, mentre le stagioni vengono influenzate dallo stato del sole e il mutare delle condizioni ambientali coinvolge l’uomo. Lo zodiaco rappresenta come sono distribuite le forze dell’individuo, così che abbiamo la rappresentazione della sua struttura interna, con le sette forze che gli danno vita e che si strutturano in dodici parti.
In natura troveremo queste corrispondenze con gli archetipi nei metalli. Ad ogni pianeta ne è collegato uno: oro per il Sole, argento per la Luna, piombo per Saturno, stagno per Giove, ferro per Marte, rame per Venere, mercurio per Mercurio.
Lo stesso vale per il regno vegetale, dove però una pianta può rappresentare più archetipi, anche se, come dice Al Kindii, “in ogni cosa vi è una stella predominante“ e quindi un archetipo prevarrà sugli altri.
Il microcosmo dell’uomo non è nient’altro che l’immagine del macrocosmo dell’universo, poiché l’uomo rappresenta tutti gli archetipi. Comprendere l’influsso planetario è essenziale per l’analisi dell’individuo, poiché lo governa nei vari piani dell’esistenza (fisico, emotivo, intellettuale e spirituale). Ad esempio, nell’antica astrologia medica a ogni pianeta corrisponde una ghiandola endocrina del corpo umano.
Esistono pertanto due cieli: uno interiore, l’ individuo, e l’ altro esteriore, il firmamento; un macrocosmo e un microcosmo analogicamente correlati, in quanto espressione di una sola e unica fonte di vita.
Questa unità e relazione tra uomo e universo è il vero presupposto su cui si fonda l’ astrologia, dove i pianeti rappresentano forze e principi viventi dell’ universo e della vita di ognuno di noi.
Bisogna comprendere gli archetipi che agiscono dentro e fuori di noi, per mettersi in sintonia e risonanza e trarne così benefici.
Esiste un collegamento tra tutte le manifestazioni del cosmo e questi collegamenti possono essere studiati e calcolati dall’astrologia.
“Il cielo esteriore è una guida del cielo interiore“. (Paracelso)
Le funzioni e i fattori propri dell’ individuo riflettono i processi e i principi universali e questo grazie alla legge di analogia; pertanto il tema natale permette di comprendere in quale modo, in quale tempo e quali forze stanno agendo nell’ individuo.
E’ l’ influsso dei pianeti (macrocosmo) a determinare nell’ individuo i fattori innati. Quindi, in base al posizionamento dei pianeti, si avranno particolari predisposizioni e gli spostamenti planetari potranno farne emergere altre, così anche le malattie che lo affliggeranno saranno soggette a queste regole. La nostra vita presente è il risultato di questo disegno cosmico.

Come già detto, i pianeti sono archetipi. Vediamo ora come sono spiegati simbolicamente.

Sole
È al centro del nostro sistema, dispensatore di energia e vita. Il suo calore è origine e fine di ogni cosa.
E’ l’ intelligenza che governa e a cui è sottoposta ogni cosa.
Principio: lo spirito, la luce
Corrispondenze biologiche: il timo, ghiandola della crescita; il cuore, che come il sole controlla le correnti vitali ( fuoco che si espande).
Metallo: oro, metallo primario, così come il sole è primario nei riguardi degli altri pianeti. L’ oro è un metallo nobile ed è immune da tutti i processi che si svolgono nella terra, ad esempio resiste all’erosione e non si ossida.
Pietra: rubino, che aiuta a sviluppare volontà e coraggio, due caratteristiche di un sole ben aspettato in un tema natale.
Piante : le piante solari sono tonificanti e rigeneranti; ad esempio l’ulivo,
che si dice portato sulla terra da Apollo e il cui olio era usato nelle lampade per portare luce nel mondo; l’alloro, da sempre considerato luminoso donatore di luce e gloria. La pizia a Delfi ( Tempio di Apollo /sole) usava l’ alloro per profetizzare.
Personificazione: padre.
Corrispondenze: la consapevolezza, l’ individualità, la creatività, la vitalità, la direzione, il comando.

Luna
E’ il sole nel suo riflesso immaginativo.
Rappresenta il principio femminile. Le sue fasi esprimono il principio di trasformazione e crescita. Durante i periodi di luna piena tutto cresce e decresce più velocemente, poiché essa coincide con la propulsione della vita. Regola tutti i liquidi esistenti sulla terra.
Principio: anima.
Corrispondenze biologiche: gonadi, cervello umano, funzionalità dell’utero e dello stomaco.
Metallo: argento che, come la Luna è secondaria al Sole, è secondario all’oro. Riflette pressoché immutata la luce radiante. Calmante di turbe neuropsichiche. Aumenta la capacità di riflessione.
Pietra: perla, legata alla fertilità, che migliora la intuitività ed aiuta ricordare i sogni.
Piante: le piante governate dalla Luna sono riequilibranti del sistema produttivo, del sistema nervoso, e sono raffreddanti e sedative.
Le piante lunari seguono, nella loro proprietà, le caratteristiche che presentano le due fasi della Luna, in cui la fase crescente, quella luminosa, è ritenuta favorevole e benigna, mentre la fase calante, quella che scivola verso l’assenza di luce, è considerata sfavorevole e maligna.
Fico: presso i romani era simbolo della generazione e della fecondità, e come tale presiedeva alla fecondazione ed alla nascita delle città.
Legumi: anche essi legati alle fasi lunari, fagioli e ceci alla fase crescente, lenticchie e fave a quella calante e quindi considerati impuri.
Gelsomino: la sua azione notturna, capace di regolare il flusso dei liquidi e la sua capacità di agire sul sistema nervoso ne sottolinea il legame con la luna.
Personificazione: madre
Corrispondenze: l’ignoto, l’adattabilità, la famiglia d’origine, gli avi.

Mercurio
E’ la facoltà che rende l’ universo cosciente di se stesso.
Il compito di Mercurio è di mettere in contatto mondi diversi. E’ veloce, eccitabile e sempre in azione.
Principio: rappresenta il principio volatile della materia prima nei tre principi della filosofia alchemica.
Corrispondenza biologica: pancreas, che secerne l’ insulina, che nella sua funzione mercuriana, pilota il metabolismo degli zuccheri, dei grassi e delle proteine.
Metallo: mercurio, definito anche argento vivo, per il colore e l’instabilità della sostanza.
Pietra: smeraldo, che stimola la crescita interiore, l’ottimismo e la vitalità.
Piante: le essenze governate da Mercurio sono stimolanti, attive sulla respirazione.
Nocciolo: è il legno che dona la possibilità di vedere oltre, incarna la funzionalità di intermediario ed è per questo che con esso si costruiscono le bacchette magiche, che hanno il compito di fare da ponte tra il cielo e la terra.
Menta: capace di stimolare tutti gli scambi del corpo umano, estremamente stimolante dell’intelletto e del sistema nervoso, dominata da Mercurio.
Personificazione: l’ intelletto, il comunicatore, l’ ermafrodito.
Corrispondenze: il pensiero analitico e selettivo, il criticismo, la diplomazia, lo scrivere e il parlare.

Venere
Matrimonio tra intelligenza (cerchio del suo glifo) e materia (la croce), il potere armonizzante.
Principio: il desiderio, il femminile e il passivo, trasmette l’amore per il bello e l’armonia. Tradizionalmente è un pianeta che porta fortuna.
Corrispondenze biologiche: surrenali e il sistema escretore e riproduttivo.
Metallo: rame, che per colore e calore può essere considerato il fratello dell’oro. Entrambi, quando vengono manipolati, procurano sensazioni piacevoli.
Pietra: diamante, che dona armonia e chiarezza nelle situazioni.
Piante: le piante venusiane ripristinano l’equilibrio sia nel corpo fisico che nello stato mentale.
Mirto: la pianta che accompagnò Afrodite, dea dell’amore, e ne celò il corpo quando emerse dalla spuma del mare. E’ il simbolo dell’unione sessuale e per questo nell’ antica Grecia, durante le feste Eleusine, ci si ornava di mirto. Stimola la sfera spirituale ed emozionale ed è utile per curare l’apparato urogenitale.
Personificazione: le donne giovani, le amanti, gli artisti.
Corrispondenze: l’affetto, l’intimità, l’attrazione fisica, l’armonia.

Marte
Rappresenta il sole nell’ atto di esplicare la sua volontà.
Principio: conflitto, affermazione di sé.
Corrispondenza biologica: tiroide, ghiandola di regolazione energetica.
La tiroide, quale simbolo di Marte, è il supporto della volontà, e non vi è funzione tiroidea ove essa non intervenga.
Metallo: ferro, che assorbito nel sangue regola la produzione di emoglobina, le difese dell’organismo.
Pietra: corallo rosso, che conferisce dinamismo e vitalità.
Piante: le essenze di Marte sono stimolanti e tonificanti, riscaldanti e capaci di incrementare le difese verso gli agenti esterni.
Biancospino: dal profumo delicato, presenta forti caratteri marziani, come i suoi rami ricchi di spine e le bacche rosse.
Cannella: energica, attiva e calda, è capace di difendere il corpo da agenti estranei. Grazie alla sua capacità antisettica è dominata da Marte.
Personificazione: i giovani, gli atleti, i guerrieri.
Corrispondenze: la forza, l’aggressione, l’impulso attivo.

Giove
Il sole che è divenuto materia.
E’ l’unico pianeta che proietta più luce di quanta ne riceva. E’ un quasi sole e quindi bisogna attribuirgli una centralità maggiore rispetto agli altri pianeti. E’ un pianeta considerato benefico e si ritiene che non causi alcuna malattia.
Principio: espansione, accrescimento incontrollato.
Corrispondenze biologiche: ipofisi, che è la centralina degli ormoni del corpo umano, la funzionalità del fegato e l’elasticità.
Metallo: stagno, utilizzato nei disturbi del fegato.
Pietra: topazio, che aiuta nello sviluppo spirituale e a prendere coscienza della propria autorevolezza.
Piante: le piante di Giove sono rinforzanti, espansive, elasticizzanti. Quercia: albero mitico, è il simbolo della vita, della forza tranquilla della virilità. E' l’archetipo di tutti gli alberi. Era sacro presso tutti i popoli per la sua maestà incomparabile. Nell’antichità si giurava sulla quercia e si amministrava la giustizia sotto le sue frasche, poiché era ritenuto l’ albero della saggezza. Gli antichi romani facevano con le sue foglie le corone civiche.
Edera: è il simbolo dell’amicizia e dell’amore, qualità gioviane. Le sue foglie hanno il potere di neutralizzare il vino. E’ per questo motivo che Dioniso, dio delle vigne, veniva raffigurato con il capo cinto di edera.
Personificazione: gli zii, il clero, la morale, l’abbondanza, gli uomini di legge.
Corrispondenze: la benevolenza, la calma, la giustizia.

Saturno
E’ il potere di coagulazione che esiste nell’ universo, il fuoco che diviene materia. E’ il signore delle leggi di causa ed effetto che delineano il destino di gran parte dell’umanità, delimita i confini del nostro corpo, la cute e i confini tra il nostro sistema solare e l’universo. È il pianeta che ci riconduce alla realtà.
Principio: contrazione.
Corrispondenze biologiche: epifisi, la milza, le ossa.
Metallo: piombo, metallo che si scioglie anche al fuoco di una candela.
Pietra: zaffiro blu, che rafforza la determinazione, contrastando la tendenza alla dispersività.
Piante: hanno un azione coagulante e disintossicante.
Cipresso: è un albero scuro, pianta atra, e nello stesso tempo funebre. Come il pianeta rappresenta il confine del nostro sistema solare, così il cipresso delimita i cimiteri, luoghi di passaggio tra il mondo materiale e la trascendenza. Infatti le piante di Saturno rappresentano l’ immortalità.
Anticamente i suoi rami venivano bruciati nelle cerimonie nuziali, non soltanto per sottolineare il rito di passaggio, ma anche per mettere in evidenza la sacralità dell’unione matrimoniale.
Personificazione: i vecchi, i pessimisti, gli avari, i nonni.
Corrispondenze: la concentrazione, la maturità, la serietà, la malinconia, la solitudine, il distacco dalle passioni.

Conoscere se stessi per essere se stessi, senza alcuna esitazione. Essere se stessi nella misura in cui ci si conosce senza alcuna alienazione.

Il tema natale è una mappa che mostra come le forze si muovono dentro di noi e pertanto l’astrologia può essere usata come strumento di crescita consapevole. La vera astrologia è una via che, attraverso la conoscenza di se stessi e della natura, porta alla comprensioni delle leggi armoniche che regolano il cosmo.
Bisogna studiare bene le proprie forze carenti e in eccesso, per poter ristabilire un equilibrio armonioso: questo porta al benessere e alla salute.

ELISABETTA SEVERI