Centro Studi Ermetici Alchemici

PARADIGMI ALCHEMICI

Il processo di emanazione dell’Uno si esplica per gradi e per piani che via via degradano su realtà sempre più dense, fino ad arrivare alla materia. In tale processo, formativo ed informativo, gli archetipi costituiscono le ottave di modulazione dell’energia.
L’operatività alchemica consiste in un lavoro di attrazione, assorbimento ed utilizzo, del potere fondamentale dell’universo (da parte dei campi magnetici del materiale manipolato e dello stesso operatore), considerato nel suo duplice aspetto di Volontà e Anima Mundi, senza il quale nessuna trasformazione evolutiva è possibile.
Tale processo di lavorazione e trasformazione è descrivibile da quatto modelli, legati numerologicamente al 12, al 7, al 4 e al 3.
Nel numero sette troviamo la somma dei tre principi creativi dell’esistenza e dei quattro elementi, corrispondenti agli stati della materia. I sette archetipi principali sono le emanazioni del principio e ne costituiscono le funzioni mobili. I dodici segni zodiacali sono invece potenzialità fisse e pertanto scandiscono le diverse qualità del tempo circolare.
Il primo modello lega la trasmutazione alchemica al ciclo del sole, rappresentato dalla ruota dei dodici segni dello zodiaco. Essa indica le dodici potenzialità dell’emanazione dell’Assoluto. L’alchimista, in analogia con le differenti gradazioni dell’irraggiamento del ciclo solare annuale, sfrutterà differenti dinamiche e potenzialità, diverse per ogni segno zodiacale.
Il secondo modello associa la trasformazione dell’alchimista alle reazioni ed alle funzioni di sette metalli, collegati ai sette pianeti e descrive la trasformazione metallica del piombo in oro, con passaggi intermedi dello stagno, dell’argento, del rame, del mercurio e del ferro. In realtà la trasformazione dei metalli è solo figurata poiché la trasmutazione è riferita alle caratteristiche, alle virtù, ai difetti ed ai significati collegati a tali metalli.
Il terzo modello associa la trasformazione alle caratteristiche dei quattro elementi. L’alchimista utilizzerà le opposte qualità degli elementi per trasformare la terra in acqua, l’acqua in aria, l’aria in fuoco e il fuoco in una terra rinnovata .
Il quarto modello associa la trasmutazione dell’operatore al numero tre e all’interazione equilibrata dei tre principi fondamentali, effettuata tramite la polarizzazione dei due opposti (zolfo e mercurio) su di un terzo (sale) ad un livello più elevato, che equilibra le tendenze inverse dei primi due.
I predetti modelli sono ben rappresentati nella concezione tolemaica delle sfere planetarie in cui ritroviamo:
il 3 nelle sfere dell’Empireo (sede dell’Uno), del Primo Mobile ( sede delle Monadi e delle Idee) e del Cristallino,
il 12 nella sfera delle Costellazioni fisse,
il 7 nelle sfere planetarie.
Tale struttura identifica il percorso emanativo ed identificativo dell’Uno, ma viceversa, rappresenta anche la scala di risalita che l’uomo deve compiere per tornare all’Assoluto.
Sui quattro modelli si può ancora precisare che al paradigma del 12 sono associate dodici operazioni annuali, da ripetersi per più anni, che hanno inizio e fine col segno della Bilancia. Ad esso è associatala alla chiusura ermetica del composto e rappresenta la fase di stacco e di sospensione dal precedente stato d’essere e di vivere. Il ciclo del sole, suddiviso in quattro diverse stagioni, descrive quattro regimi del fuoco alchemico purificatore, che modifica gli umori, lo stato emotivo e psichico abituali. Questi regimi, costituiti ognuno da tre segni zodiacali, sono chiamati: nigredo, viriditas, albedo e rubedo (in questi caso l’analogia fa riferimento alle quattro stagioni dell’anno), oppure: nigredo, albedo, citrinitas e rubedo (in questo caso l’analogia si collega alle diverse fasi di irraggiamento del giorno).
Al paradigma del 7 è collegata un’operatività connessa ai pregi ed alle debolezze dei sette archetipi planetari che interferiscono direttamente o indirettamente su sette centri formativi dell’uomo, costituenti i principali vortici di un campo energetico ondulatorio, emanato dal corpo. Attraverso la sperimentazione artistica degli archetipi e sensi sempre più raffinati, si può integrare la mente individuale alle frequenze relative alle ottave metafisiche e spirituali, facendo vibrare all’unisono e in modo armonico le diverse energie dei sette archetipi di ogni singola ottava.
Al paradigma del 4 è associata la trasmutazione dei quattro elementi contraddistinti da qualità contrarie, da cui deriva l’instabilità e la mutevolezza del composto.
Ogni composto è strutturato caoticamente da Terra (Freddo/Secco), da Acqua (Freddo/Umido), da Aria (Caldo/Umido), da Fuoco (Caldo/Secco). La Terra è maschile perché fissa e secca (in prevalenza, ma anche ricettiva e quindi in parte femminile). L'Acqua è femminile, perché umida e mobile. L'Aria è femminile perché mobile e umida (in prevalenza, ma legata alla razionalità e al pensiero, quindi in parte maschile).Il Fuoco è maschile, perché secco e fisso.
Il processo trasformativo del composto inizia dalla terra, che deve essere tramutata in acqua (il freddo secco che diventa freddo umido).
L’acqua deve essere tramutata in aria (il freddo umido che diventa caldo umido).
L’aria deve diventare fuoco (il caldo umido si asciuga e diventa caldo secco).
Il fuoco deve essere convertito in quintessenza che rinnova la terra (il caldo secco diventa freddo secco).
La terra rinnovata si converte nuovamente in acqua, in aria, in fuoco e così più volte di seguito. La quintessenza è dunque un processo circolare di trasformazione che porta ad ottave superiori.
I quattro elementi possono raggrupparsi secondo i seguenti schemi.
Terra: colore marrone (rosso/giallo/blu) - Forza di gravità - Umore melanconico - Bile nera - Nigredo
Acqua: colore verde (giallo/blu) - Elettro - magnetismo - Umore flemmatico - Flemma - Viriditas
Aria: colore viola (rosso/blu) - Forza nucleare debole - Umore sanguigno - Sangue - Albedo
Fuoco: colore arancio (rosso/giallo - Forza nucleare forte - Umore collerico - Bile gialla - Rubedo
Terra: organo cardinale milza - elemento chimico carbonio - problematiche legate all'eccesso delle'elemento calcinazioni, artrosi, sclerosi.
Acqua: organo cardinale polmoni - elemento chimico ossigeno - problematiche legate all'eccesso dell'elemento suggestionabilità, pressione bassa, linfatismo, metastasi.
Aria: organo cardinale fegato - elemento chimico azoto - problematiche legate all'eccesso dell'elemento nervosismo, dipendenze, problemi respiratori, asma.
Fuoco: organo cardinale cistifellea - elemento chimico idrogeno - problematiche legate all'eccesso dell'elemento pressione alta, problemi cardiocircolatori, infiammazioni, nevralgie.
La contrapposizione dei quattro elementi ( piano orizzontale/spaziale) può essere ricondotta alla dualità fondamentale della coppia di forze polari (piano verticale/asse), complementari ed opposte: Terra e Cielo, Yin e Yang, Madre e Padre, Negativo (-) e Positivo (+), fondamento di tutti i fenomeni, la base del flusso e del mutamento.
Al Cielo, Polo Positivo (+), Yang, Padre può essere ricondotta la coppia Aria e Fuoco, in cui il Fuoco ha una valenza totalmente di segno (+), mentre l’aria segno (-) e in parte di segno (+).
Alla Terra, Polo Negativo (-), Yin, Madre può essere ricondotta la coppia Acqua e Terra, in cui l’Acqua ha una valenza totalmente di segno (–), mentre la terra segno (+) e in parte di segno (-).
Al paradigma del 3 sono associati i tre principi dello Zolfo (secco, maschile, solare, diurno, combustibile, fecondante, coagulante, ideatore e proiettivo), del Mercurio (umido, femminile, lunare, notturno, solvente, fecondante, coagulabile, animatore e ricettivo) e del Sale (freddo, combusto, neutro, mediatore, catalizzatore, base di ogni forma stabile).
Questi tre principi sono significativi anche in astrologia, perché distinguono i segni zodiacali in fissi, mutevoli e cardinali, e le case in succedenti, cedenti e angolari.
Lo Zolfo, giallo, (+), contiene l’elemento fuoco. Esso viene associato lo Spirito (eterno, perfetto incorruttibile).
Il Mercurio, blu, (-), contiene l’elemento acqua e l’elemento aria. Esso viene associato all’Anima Mundi (mutevole, imperfetta, corruttibile, infinita).
Il Sale, rosso, neutro, contiene l’elemento terra. Esso è la vita nei suoi processi fisici e il suo nutrimento. Viene associato al fisico (fissatore e stabilizzatore dei composti).
In chimica lo Zolfo è un non metallo inodore, insapore, con una elevata capacità di attrarre elettroni. Nella sua forma nativa lo zolfo è un solido cristallino giallo, ma se fuso diventa un liquido di colore rosso. In alchimia lo Zolfo è il Principio fisso e coagulante, il solvente primitivo, il primo agente o oro filosofico, assimilabile al principio igneo per il suo carattere attivo.
Il Mercurio è un metallo di transizione pesante, di color argenteo. È l'unico metallo ad essere liquido a temperatura ambiente. Avendo due soli elettroni sull'ultimo orbitale, questi hanno la proprietà di delocalizzarsi e viaggiare liberamente attraverso la matrice metallica, formando una nube di elettroni. Questa è proprio la qualità del Mercurio alchemico, umido, passivo, mutativo e volatile, come anche rappresentato dal dio Ermes, che aveva sia le calzature che l'elmetto alato.
Il Sale è un composto, cioè è formato da un metallo e da un non metallo, da un acido e da una base. E' un composto ionico, elettricamente neutro e generalmente sotto forma cristallina. Il Sale rappresenta il mediatore che mette d'accordo in se le due nature opposte dello Zolfo e del Mercurio. Partecipando di entrambe le nature, quella ardente dello Zolfo (dal latino sulphur) e quella liquida del Mercurio, è grado di unificare i due Princìpi nelle Nozze Alchemiche.

MASSIMO MEZZOFANTI