Centro Studi Ermetici Alchemici

LA NATURA E L’ARTE

A proposito del mondo in cui viviamo, vorrei condividere alcune riflessioni, per parlare in seguito dell’arte e di alcune delle sue tecniche espressive, non in modo scolastico, ma dal punto di vista di una bottega.
L’elemento fondante della bottega era l’esperienza tramandata, ma soprattutto chi la gestiva, che a seconda del suo orientamento culturale, filosofico,della sua maturità spirituale, era in grado di dare un impulso molto particolare alla produzione artistica, sviluppando temi in apparenza comuni in maniera molto diversa da artista ad artista.
Noi viviamo immersi in un mare d’aria, contenuti da un campo gravitazionale, su di una stessa terra che gli uomini nel corso dei secoli hanno diviso in stati. Stati che a causa delle vicissitudini politiche ( conflitti ecc.) hanno cambiato spesso i propri confini. L’acqua che beviamo, pur essendo caratterizzata dalla particolarità delle fonti dalle quali l’attingiamo, potremmo dire che è essenzialmente la stessa, dato che in gran parte le sorgenti sono alimentate dalle piogge e come ben sappiamo le nuvole si spostano in cielo, coprendo enormi distanze molto rapidamente, prima di scaricare la loro pioggia.
Se osserviamo anche solo questi fattori, possiamo sicuramente comprendere che gli esseri umani non sono separati a causa di ciò che respirano, di ciò che mangiano e di ciò che bevono.
Se poi ci apriamo all’osservazione del nostro ambiente in maniera ancora più attenta, vediamo che anche gli animali e le piante formano un tutt’uno con noi esseri umani, in quanto ci sostengono, operando in modo virtuoso al mantenimento della natura.
Si! Gli animali che sono esseri “animati” ( con anima)sono prettamente funzionali, svolgono un compito specifico nell’ambiente che abitano.
Ogni specie, oltre che seguire l’istinto di conservazione, segue uno schema comportamentale dettato dal carattere tipico della sua razza (spirito di razza). Questo comportamento è funzionale alla natura, cioè svolge un compito specifico nel mantenimento dell’ecosistema.
Alcuni esempi sono le anatre che muovendo il fango, filtrandolo con il loro becco, oltre che nutrirsi di larve, piccoli insetti acquatici, germogli,mantengono puliti fossi e fiumi, facendo scorrere a valle in modo del tutto naturale i fanghi depositati dalle piene. Quando ciò accade, vediamo che sotto corrente, particolarmente nel periodo estivo, è gremito di pesci, che anch’essi si nutrono di cibo liberato dall’opera delle anitre.
Può accadere di osservare in montagna che gli aironi si posizionano sotto corrente, immobili nell’acqua torbida, pronti a loro volta a nutrirsi dei pesci richiamati dal cibo. Allo stesso modo possiamo vedere che le galline, razzolando costantemente nel terreno in cerca di insetti e radici, mantengono monitorati quei terreni da un eccessivo proliferare degli insetti, ossigenando le superficie, proprio perché muovono costantemente il terreno..
Possiamo fare ancora un esempio con l’asino, che riesce a brucare ogni giorno parecchi metri quadrati di erbe spontanee o con le capre, che riescono a pulire territori impervi, mangiando anche i rovi. Inoltre in comune tutti gli animali hanno la funzione di contribuire a nutrire i terreni, in modo naturale, concimandoli con le loro feci.
Ho voluto prendere brevemente in esame solo alcuni tipi di animali, quelli più comuni, che gli esseri umani utilizzano ormai solo a scopo “ alimentare”, ma che osservandoli attentamente, non ci sarebbe difficile comprendere il reale ed importante ruolo che hanno nell’ecosistema.
Le piante, quelle spontanee, quelle che popolano prati, boschi, che nascono anche lungo le strade o i fossi, sono un tesoro vitale incredibilmente importante, che spessissimo non conosciamo o che sottovalutiamo quasi completamente.
Torniamo a noi, alla nostra riflessione iniziale: l’essere umano non è separato dal suo mondo, ma ne è parte integrante. Per continuare ad allargare la nostra riflessione a proposito di questo tema, possiamo sicuramente constatare che viviamo grazie al calore della stella che chiamiamo Sole. Nessuno potrebbe dire diversamente.
Possiamo ancora constatare che anche la Luna esercita un’influenza particolare sulle maree e su tutti i liquidi. I vecchi contadini guardavano sempre, prima di fare una semina, o di abbattere alberi, o di uccidere il maiale, se la Luna fosse “buona o cattiva” ( calante o crescente). Le “levatrici”, prima dell’ecografia, per stabilire approssimativamente la data di nascita dei bimbi, guardavano la Luna nuova e le sue fasi.
Queste erano solo superstizioni o una certa coscienza, seppur indotta dalle tradizioni, dell’esperienza tramandata della conoscenza delle leggi della natura?
Il Sole dunque esercita un ruolo importante sulla vita degli esseri umani e sulla natura intera. Il Sole è anche il centro gravitazionale tramite il quale tutti i pianeti del nostro sistema solare vi ruotano attorno. Oltre alla forza di gravitazione che la terra esercita su di noi siamo legati alla forza di gravitazione solare e forse in modo diverso anche a quella di tutti i pianeti del nostro sistema solare.
Quindi se così fosse le forze sotto forma di impulsi elettromagnetici che si concatenano nell’intero sistema solare agiscono anche su di noi, imprimendoci determinate caratteristiche?
Sicuramente non possiamo dire di essere separati nemmeno dai pianeti, che come la terra, con i loro tempi e ritmi ruotano attorno al sole come un unico corpo. Per ultimo vediamo che anche la galassia, di cui facciamo parte come sistema solare, insieme alle altre galassie ruotano come un unico corpo attorno ad un centro gravitazionale invisibile.
Secondo i platonici, e anche se espresso in modo diverso dagli gnostici, nello stesso modo in cui l’universo ruota attorno un centro gravitazionale che mantiene la creazione, anche nell’essere umano vi è uno stesso centro dal quale scaturisce la creatura. Un centro che ha radici fuori dallo spazio e dal tempo, un centro che scaturisce direttamente non dal mondo dei fenomeni, ma da quello delle “cause prime”. Un nucleo che è costituito di sostanza eterna.
Per comprendere i principi di cui abbiamo appena parlato non è sufficiente l’intelletto ordinario, lo studio canonico, ma occorre che l’essere umano percorra un cammino di trasformazione, che lo porti ad acquisire una nuova coscienza, e che grazie all’ “intuizione “lo porti ad avere una conoscenza diretta della realtà dalla quale scaturiscono i fenomeni. Qui mi fermo per non rendere troppo astratta e in apparenza lontana del tema di questa sera la nostra riflessione.
Tornando alla terra che abitiamo, notiamo che ci sono delle leggi immutabili, anche se considerate ovvie, che gestiscono la nostra vita come: l’alternarsi del buio alla luce, dell’azione al riposo, dell’espansione alla contrazione ( vedi nostra respirazione, inclusa quella cosmica), del freddo e del caldo, della vita che, dopo essere giunta al suo sviluppo massimo, declina fino a ciò che chiamiamo morte, dell’azione e della reazione.
Queste sono alcune delle leggi alle quali tutti ci dobbiamo adeguare, anche se sempre più spesso nella nostra civiltà moderna cerchiamo, con scarso successo, di eluderle o di ignorarle fino all’inevitabile. Queste leggi, che regolano sia i massimi sistemi che i minimi sistemi, si possono veramente sintetizzare attraverso i punti della “tavola di Smeraldo”, sunto dell’ ermetismo.
Viviamo dunque in un mondo di materia, con un corpo di materia organica. Ma la materia che ci compone quanti aspetti ha? Credo fermamente che anche i nostri pensieri siano fatti di materia. Una materia più sottile sicuramente, più simile ad energia. ma pur sempre strutturata come una materia.
Allo stesso modo credo che anche i sentimenti siano costituiti da una sostanza “sottile”, che potremmo definire astrale, mentre quella dei pensieri potremmo definirla materia “mentale”. Noi esseri umani siamo dei generatori di sentimenti, che vivificano le nostre immagini mentali, a volte positive a volte negative. A mio parere però, gli esseri umani non generano veramente i propri pensieri, ma ne percepiscano frammenti, immagini spesso distorte, dell’Unico pensiero esistente, che è alla base di ogni creazione. Ciò a causa della nostra personalità limitata e non realmente desta alla vita.
Noi esseri umani alimentiamo, attraverso la materia astrale, cioè i nostri sentimenti, queste immagini che percepiamo, vivificandole sempre più… Credo che l’essere umano, come dicevo, non crei né origini pensieri. Le idee esistono già! L’essere umano non può inventarle, ma esse sono già presenti, per cui è possibile solo raccoglierle, elaborarle e modificarle.
Non possiamo immaginare infatti nulla che non esista, ma siamo solo in grado di fare nuove combinazioni di quanto ce già. I pensieri e le idee sono entità che esistono indipendentemente dalla percezione dell’essere umano, questa materia mentale esiste: è l’uomo che necessita di essa per poter pensare.
Un aspetto particolare dell’essere umano, che potremmo definire anima, ha la funzione di intermediario con le energie o materie sottili”, dalle quali siamo compenetrati, coadiuvandole attraverso gli elementi che manifestano il nostro essere. E’ attraverso la volontà che i pensieri e le idee si mettono in movimento, muovendosi nello spazio, nella sostanza eterica, con onde a forma di cerchi concentrici, come se si espandessero sulla superficie di un lago. Così, come un raggio di luce lampeggia attraverso l’aria e viene intercettato da un qualche materiale non trasparente, allo stesso modo un’idea che attraversa lo spazio viene colta da una mente ricettiva.
Questi elementi mi portano a credere che tutta la creazione, gli individui, le creature, siano solo centri in cui la Mente universale si è cristallizzata in forme e dove tutte le forme sono correlate e legate dal cemento universale che è l’Amore. Per questa ragione nessun essere in natura è completamente isolato: tutti siamo uniti dall’Amore divino, e quanto più noi diveniamo consapevoli dell’amore che ci unisce, tanto più comprendiamo di essere una cosa sola.
A me piace immaginare che la natura, l’essere umano, il cosmo, siano un insieme di laboratori alchemici, che si compenetrano,posti su livelli vibratori diversi, dove attraverso il solve et coagula si manifesta, con l’ attività di tale lavoro di trasformazione in noi, nella natura e nel cosmo, ciò che produciamo. I processi della natura infatti sono processi alchemici, poiché senza l’azione del principio della vita sulle sostanze chimiche terrestri non risulterebbe nessuna crescita, nessuno sviluppo vitale, ma solo reazioni fra elementi.
L’alchimia della natura prende l’acqua, la terra, l’aria, fondendole con il fuoco della vita, modellandole in alberi, che producono fiori e frutti e in miriadi di altre forme vive. La natura non potrebbe fornire la forza vitale ai propri figli, se in sé stessa non la possedesse. L’essere umano in quanto figlio della natura, unito nel senso più profondo al centro dell’essere, potrebbe divenire un vero Alchimista mediante i poteri spirituali sviluppati nella propria anima, agendo sulle anime delle sostanze materiali, modificando le loro qualità.
La Spagyria è un metodo operativo che ci permetterebbe di comprendere meglio tutto ciò! Se, infatti, nell’essere umano venisse destato il Fuoco Spirituale, in sé conseguirebbe in modo consapevole poteri Spirituali necessari per agire sugli elementi inferiori.
Un grado insufficiente di calore non condurrebbe l’operatore a compiere nulla di importante. Per questa ragione egli deve unirsi al fuoco dell’amore divino in sé, finché non diviene egli stesso la Salamandra capace di vivere in una Luce in cui nulla di impuro può esistere. Il cambiamento che ne consegue, dovuto alle continue scelte e agli atti che compiamo, può di conseguenza essere volto ad un’elevazione dell’essere o ad una discesa ancor più profonda nella materia densa della forma.
Tale opera stabilirà gli sviluppi futuri di tutto ciò che ci penetra e ci circonda, toccando direttamente gli esseri umani, la natura ma anche il cosmo stesso. A questo proposito Johannes Tritheim dice nel suo trattato “Miracolosa” capXIV: "Lo Spiritus Mundi assomiglia a un respiro, apparendo dapprima come una nebbia e quindi condensandosi come acqua. Questa acqua fu all’inizio pervasa dal principio della Vita e la Luce fu ridestata in essa dal FIAT dello Spirito Eterno.
Questo Spirito di luce, chiamato Anima del mondo, è una sostanza spirituale che può essere resa visibile e tangibile dall’arte; è una sostanza, ma essendo invisibile la chiamano Spirito. Questa Anima o Corpus è nascosta nel centro di ogni cosa, e può essere estratta per mezzo del Fuoco Spirituale nell’ uomo, che è identico al Fuoco Spirituale universale, costituente l’essenza della natura e contenente le immagini e le figure della Mente Universale. Questa Luce risiede nell’Acqua ed è nascosta come Seme in tutte le cose. Ogni cosa che ha tratto origine dallo Spirito della Luce è sostenuta da esso e quindi questo Spirito è onnipresente; l’intero mondo perirebbe e scomparirebbe, se esso fosse allontanato da lui; è il PRINCIPIUM di ogni cosa".
Con queste riflessioni cerco semplicemente di dire che noi esseri umani siamo sicuramente responsabili del nostro futuro, della direzione che prenderà la nostra vita, o in maniera attiva, cosciente, attraverso la conoscenza diretta, oppure in modo passivo. In quanto esseri umani vivificatori di pensieri ed emozioni,
se non abbiamo la vera conoscenza di noi stessi e delle leggi che ci regolano, impiegando questi strumenti potenti in modo consapevole, l’energia, il movimento che produciamo, qualcuno o qualcosa, al di là di noi, le utilizzerà comunque per degli scopi a loro affini. Dal momento che sono liberate le energie devono essere utilizzate!
Credo per questo che sia importante come esseri umani di incaricarci della responsabilità di comprendere il senso della vita e la sua vera origine e dello scopo che abbiamo in quanto umanità. Solo così possiamo responsabilmente vivere e fare ciò che è “bene” per noi e per gli altri.
Ma tutto ciò che cosa centra con l’arte? Vi sono a mio parere diversi tipi d’arte. La prima Arte è quella della Creazione con leggi Spirituali che la regolano, che non sempre noi comprendiamo. Vi sono tanti tipi d’arte, come ad esempio quelle figurative, oltre che a quella musicale, anche se con il termine arte potremmo definire tanti aspetti inerenti alla ricerca umana.
Prima di prendere in esame,in modo molto sintetico, l’arte figurativa, in particolare la scultura e la pittura, vorrei ancora dire alcune parole su alcuni aspetti esoterici dell’arte. Il potere di ricevere, conservare e trasformare le idee, è costituito dalla facoltà della Volontà e dell’Immaginazione. La volontà è dunque il potere attivo che forma la base di tutte le operazioni artistiche e magiche.
L’arte e la magia sono pertanto strettamente correlate:tutte e due infatti danno una forma oggettiva ad una idea soggettiva.
L’artista esercita questo potere quando proietta l’immagine, formatasi nella sua mente, sulla tela, fissandola su di essa attraverso la matita o il pennello. Lo scultore modella nella propria mente una forma e quindi la realizza nella materia, che essa sia pietra o legno. In questo caso utilizza la forza meccanica per liberare l’idea da ciò che è estranea ad essa, levando tutto ciò che è superfluo, fino a materializzare il suo pensiero.
Nelle antiche civiltà, per esempio in quelle Babilonesi, Egiziane, Elleniche, l’arte rappresentava l’espressione figurata, armonica, delle leggi che regolavano la natura nel senso più ampio. Queste rappresentazioni dovevano parlare attraverso un linguaggio simbolico direttamente all’interiore degli esseri umani, trasmettendo, anche inconsciamente, valori di eternità.
Naturalmente, durante le varie epoche storiche, con la decadenza delle civiltà, spesso si perdeva il contatto diretto con la conoscenza dell’universale, e a causa di ciò le forme artistiche rimanevano, per la maggior parte dei casi, legate a canoni o a dogmi religiosi. In altri casi divenivano parte di tradizioni culturali, che trasmettevano valori che, colti senza una profonda coscienza, divenivano spesso ritualità tramandate nel popolo o di famiglia in famiglia.
La cosa però che importava era che, se la rappresentazione pittorica o scultorea fosse stata eseguita con certi canoni, nonostante si potesse perdere il senso del significato autentico, questa opera comunque comunicava nell’interiore dell’astante un messaggio profondo attraverso le sue fattezze, le proporzioni, i colori con la quale era stata realizzata.
Anche oggi l’arte dovrebbe essere un veicolo per profonde riflessioni, uno strumento per trasmettere una vera apertura alla vita, e non un mezzo, spesso poco felice, di stupire o di creare solo movimenti di opinioni. Ma per far ciò, sarebbe auspicabile apprendere le varie tecniche in modo serio, riscoprendo i colori che si possono estrarre da piante e minerali anche vicini a noi, nel nostro territorio. Questo apprendimento ci porterebbe a conoscere la materia, le sue leggi, quindi ci porterebbe concretamente a verificarne i suoi aspetti, rendendoci subito più consapevoli del nostro mondo e di conseguenza del nostro corpo, quindi di noi stessi.
L’arte dovrebbe essere uno strumento di approfondimento dei temi salienti della nostra esistenza, quali il senso della vita. Non dovrebbe essere separata dal contesto di una Vera conoscenza. L’artista, unito ad una filosofia della vita, che non è solo fine a sé stessa, teorica, ma espressione di uno stato di consapevolezza di che cosa sia veramente l’essere umano, sostenuta dalla profonda conoscenza di sé, potrebbe apportare un nuovo impulso, creando un tipo di arte moderna diversa, sicuramente costruttiva,volta al benessere di chi la pratica e di chi la osserva.
L’arte in questo modo diverrebbe anche terapia, elemento di auto guarigione, e allo stesso tempo, mediante l’applicazione delle tecniche artistiche, potremmo scoprire che il tesoro verde, la natura che ci circonda, è un immenso serbatoio di benessere, dal quale tutti possiamo attingere gratuitamente.
Questa tipologia di arte figurativa, come abbiamo detto pocanzi, potrebbe in parte essere espressa con tecniche tradizionali e tecnologie naturali, estratte dal territorio, utilizzando ciò che ci viene offerto dalla natura, permettendoci di comprendere meglio quei principi che muovono le cose. L’arte, in questo senso, diventerebbe anche una riscoperta della vita!
L’aspetto esecutivo dell’atto pittorico o scultoreo, pur rimanendo importante, passerebbe in secondo piano, perché prima la persona cercherebbe un contatto diretto e cosciente con se stessa, conoscendosi profondamente, non in senso psicologico,ma in senso della coesione delle forze che la animano mediante lo specchio della creazione. In tal modo iniziando a lavorare su se stessi, con l’ascolto e l’osservazione, immersi nel mondo che ci circonda, potremmo veramente tendere a divenire artisti attraverso gesti semplici, che ci permetterebbero di portare dal mondo delle idee, delle immagini che esprimerebbero nella forma dell’opera, il profondo senso delle leggi universali che manifestano la vita.

STEFANO VALBONESI