La meditazione che porta il ricercatore dentro di sé e l'evocazione delle forze archetipiche della natura, che lo portano fuori di sé, costituiscono l'operatività formale del Convivio, tesa a sperimentare, nei brevi momenti in cui vengono eseguite, una dimensione intermedia tra il visibile e l'invisibile. Rendere sacri gli atti della vita quotidiana, raffinata dalla musica, dalla poesia, dal canto e dalla danza, è il metodo della successiva operatività informale, in cui si vive frequentemente stati sub limine o sublimi. In questo modo le sensazioni, le emozioni e le intuizioni sono amplificate per una conoscenza integrale e si giunge a stati di comprensione e di contatto con l’inconscio comunemente molto rari. In questo stato possono integrarsi l’attività dell’immaginazione e l'attività del pensiero, i poli creativi attraverso i quali avviene la realizzazione dell'opera d'arte e il perfezionamento dell'opera alchemica. L'attività artistica è utilizzata a fini sperimentali, per andare oltre le abitudini e rompere degli schemi. L'arte è un potente solvente del componente fisso e sclerotizzato del composto umano, ma nel contempo è pure un potente fissante del componente mutevole ed evanescente. Inoltre nell'operatività si congiungono l’energia sessuale della donna e quella dell’uomo, l’aspetto psicologico femminile e quello maschile. Essi sono i fattori di qualsiasi creatività, materiale o spirituale, presenti entrambi in ogni essere umano, anche se uno di essi è sempre latente o poco sviluppato. Con ciò si sviluppa un continuo dialogo interiore tra sensibilità e logica, tra amore e volontà.