Centro Studi Ermetici Alchemici

LA PRIMA IMMAGINE DEL TESTO ALCHEMICO SPLENDOR SOLIS

Lo Splendor Solis è tra i più celebri manoscritti ermetici, viene attribuito a Salomon Trismosin (1582), una delle copie più splendide e meglio conservate è quella esistente al British Museum e contiene all’interno 22 immagini miniate di rara bellezza che illustrano l’intero percorso sulla Via Alchimica.
Diversi autori, nel corso della storia, hanno utilizzato le sue tavole per illustrare svariati testi.
Lungi dal voler essere una spiegazione accademica, la mia è la riflessione di un semplice viandante, che attraverso la bellezza suggestiva del simbolo, si riscalda al tepore di quel Fuoco che non brucia…ma che arde da tempo immemorabile nell’Anima di chi fa dell’Arte e della Bellezza lo scopo primario della sua esistenza.
La scritta in alto nella prima tavola “Arma Artis” è una chiara indicazione per il viandante che si accinge a intraprendere il cammino… affinché sappia fin dall’inizio che deve avviarsi alla battaglia… una lotta senza quartiere che dovrà condurre con volontà incrollabile… deve avere una buona conoscenza e padronanza delle armi da usare…ma principalmente del teatro dove la battaglia si svolgerà… altrimenti la sua lotta potrebbe essere vana… e l’esito funesto.
I due viandanti a sinistra della tavola, che dal mondo profano e illusorio si apprestano ad attraversare un arco, rappresentano l’aspirante alchimista che si accinge alla Grande Opera nel suo duplice aspetto… all’inizio vestito di nero… e alla fine vestito di rosso…
Proseguendo il commento sulla prima immagine del testo … davanti ad uno stendardo rosso si vede in alto un Sole splendente e felice… i suoi raggi trafiggono tre lunette poste sopra un elmo coronato…al di sotto uno scudo che raffigura un Sole triste… smorto, quasi allucinato, con lo sguardo perso nel vuoto… ha gli occhi e la bocca formati da tre piccoli volti… gli archetipi primordiali Mercurio, Zolfo e Sale… il suo è un volto diviso… senza identità… al quale l’alchimista dovrà darne una vera… attraverso il necessario lavoro di trasmutazione delle forze a sua disposizione…
Al termine della battaglia… se uscirà vincitore… il suo status cambierà per sempre: dopo aver conquistato la corona, emblema della Regalità che spetta di diritto ad ogni viandante che abbia completato l’Opera… arriverà ad essere il Sole Felice, avrà ritrovato il Suo Vero Volto… la Sua Espressione Unitaria con i propri occhi e la propria bocca… moltiplicando lo splendore della Sua Luce…
Questa prima tavola, posta sapientemente dall’autore all’inizio dell’Opera, raffigura la sintesi del lavoro alchimico… un sommario posto all’inizio del cammino…. che lungi dal dare chiari segni al viandante di quello che troverà lungo la strada… indica fin dall’inizio il suo status iniziale… ma anche quello finale… se saprà portare a termine la battaglia.

Io sono la via e la strada piana
Colui che riesce a percorrermi
Senza deviare e senza fermarsi
Troverà buon asilo di notte e di giorno,
Egli mi terrà in grande considerazione.
E chiunque segue la sua strada
Perverrà a buon fine
(Salomon Trismosin)

ALFIO