Centro Studi Ermetici Alchemici

SCIENZA E ALCHIMIA

Oggigiorno, per la divulgazione di una spiritualità basata su teorie con un fondamento concreto, è agevole riferirsi all’alchimia, una via di conoscenza basata sull’esperienza diretta e soggettiva dei fenomeni. Essa ha il pregio di proporre un linguaggio basato su metodi sperimentali, tanto che l’alchimia è stata spesso chiamata Gaia Scienza, cioè scienza della Terra o della Natura. Ovviamente si parla di una scienza particolare, perché è impossibile far corrispondere del tutto una conoscenza che sconfina nel metafisico con un’altra che deve rimanere rigorosamente sul piano della fisica.
Esistono tuttavia suggestive analogie tra i risultati della sperimentazione scientifica della natura e la visione alchemica del mondo. Difatti nello scorso secolo fisica teorica, astrofisica, medicina olistica e psicologia analitica si sono avvicinate molto a questo antico pensiero: in primo luogo con la teoria della relatività ristretta e generale, che spiega in maniera razionale i fenomeni macroscopici dell’universo, dove il tempo e lo spazio non sono più coordinate assolute, ma condizionate dalla velocità del singolo osservatore e curvate dai campi gravitazionali dei corpi celesti; in secondo luogo con la meccanica quantistica, che indaga i fenomeni microscopici dell’universo, costituito non solo da una materia densa, ma anche da una imprevedibile e indeterminabile materia subatomica, costituita da “quanti” di energia, animata dalle forze elettromagnetiche e nucleari.
Nell’Ottocento il positivismo pensa allo spazio come a qualcosa di fisso, ad un grande contenitore, dove tutte le cose sono racchiuse e sono mosse in maniera meccanica. Nel Novecento la relatività dimostra che lo spazio può cambiare forma, piegarsi e distorcersi.
Con la scoperta della gravità e dell’elettromagnetismo si conferma il concetto alchemico dell’azione a distanza, dato che i relativi campi energetici generano continuamente nello spazio aloni invisibili d’influenza reciproca. Ciò avviene in concreto tramite l’avvicinamento o l’allontanamento fra loro delle particelle di due campi, per mezzo dell’emissione di particelle virtuali terze, prive di massa, che emesse da uno dei due campi colpiscono quelle dell’altro. Nell’elettromagnetismo, un fenomeno che riguarda molto l’opera alchemica, le particelle che trasportano l’azione a distanza sono i fotoni, nella gravità i gravitoni, nella forza elettrodebole i bosoni-
La recente teoria del campo di Higgs sembra confermare il concetto alchemico della matrice nera dell’universo, che viene fecondata dalla volontà ideatrice del Principio Metafisico e genera il tempo e lo spazio, l’anima del mondo e le forme materiali. Il campo di Higgs sarebbe una sostanza madre universale, costituita da quanti opposti a quelli che generano i campi elettromagnetici, i campi nucleari deboli e forti, le cui forze costituiscono la sfera sottile dell’universo. Particelle virtuali, portatrici dell’azione elettromagnetica e nucleare, acquisterebbero massa ed energia grazie alla interazione con i bosoni del campo di Higgs - le cosidette particelle di Dio - , creando i campi gravitazionali.
Se nell’Ottocento lo scienziato crede in un ordine matematico dei fenomeni dell’universo; nel Novecento deve ammettere fluttuazioni quantistiche di energia, che aumentano maggiormente quando si osservano particelle più piccole, distanze e tempi infinitesimali. Nelle dimensioni vicine alla lunghezza di Planck - la dimensione più piccola concepita in fisica - s’ipotizzano fluttuazioni tali da distorcere la struttura spazio temporale, fino a creare una schiuma di buchi neri, di vortici di spazio e di tempo, che nascono e svaniscono in un istante.
In questo caos totale - simile alla prima materia del laboratorio alchemico o stato virtuale e proteiforme delle forme - una particella di materia è soggetta a variazioni imprevedibili di posizione, di velocità e di energia. In tale realtà il tempo non è lineare, ma passa dal passato al futuro e dal futuro al passato in un istante; le coordinate sopra e sotto, destra e sinistra, dentro e fuori, cambiano in continuazione; i fenomeni non seguono assolutamente un normale processo di causa ed effetto.
Inoltre le due visioni del mondo scaturite dalla scienza dell’ultimo secolo – la teoria della relatività e quella dei quanti - sono inconciliabili fra loro; ma recentemente sembrano integrate dalle teorie della supergravità o delle stringhe, che concepiscono un universo a più dimensioni - una dentro l’altra - ma sorretto da un unico principio energetico, come da 25 secoli sostiene la Gaia Scienza.
Ovviamente il ricercatore equilibrato, se tende a percepire dimensioni estremamente sottili o estremamente estese, di norma non alla portata dell’uomo comune, non toglie realtà ed importanza alla dimensione fisica, che l’uomo avverte con i sensi comuni, spiegata con la geometria classica e la meccanica razionale.
Un'altra conferma alle teorie alchemiche giunge da alcuni fisici, attualmente isolati dalla scienza ufficiale, che stanno ottenendo risultati apprezzabili con la fusione fredda dei nuclei atomici, senza le enormi e costosissime energie della fusione calda, in più evitando le relative scorie radioattive. E in teoria, secondo questi ricercatori, il procedimento è molto semplice e consiste nell’utilizzare del palladio come anodo e del tungsteno come catodo, immersi in una cella elettrolitica con acqua distillata e bicarbonato di calcio.
La fusione fredda è provata dal fatto che si trasformano alcuni elementi chimici in altri elementi - ad esempio nuclei di elio - e che si sviluppa molta più energia di quanta viene impiegata, la quale tuttavia non può essere utilizzata al momento per scopi pratici. Infatti essa si sviluppa troppo velocemente, in una forma di eccitazione elettromagnetica, in parte assorbita dalla materia circostante, ma nella maggior parte dispersa sotto forma di radiazione.
Il procedimento della fusione fredda è simile alla trasmutazione dei metalli in laboratorio, teorizzata dall’alchimia metallurgica, tramite una specie di bagno elettrolitico di sostanze opposte ma complementari – metalli dove è prevalente il principio zolfo e metalli dove è prevalente il principio mercurio – e l’intermediazione di sostanze con il principio salino. La stessa analogia è evidente nella trasformazione psicofisica dell’uomo, teorizzata dall’alchimia mentale, per mezzo della polarizzazione di due opposti fuochi interni, uno secco e l’altro umido, uno maschile e l'altro femminile.
Infine le teorie di alcuni fisici confermano il concetto ermetico della memoria dell'universo – il lumen naturae - su di una base fisica e per mezzo del suo meccanismo subatomico. Dato che l'esistente è composto da campi di energia, si può concepire una mente unica di fondo, che si percepisce e assume informazioni tramite le perturbazioni di tali campi. Difatti le interconnessioni energetiche o le particelle, che sono prodotte dalle continue perturbazioni che avvengono nel tempo e nello spazio, sono determinate dalla proprietà dell'auto riferimento, interagiscono fra loro e scambiano dati.
In particolare, dato che la struttura delle particelle è bipolare, la teoria neutrinica afferma che l'esistente è composto da minime cariche energetiche – i neutrini - con polo positivo o negativo. Quando un campo energetico è intenso le cariche sono altamente polarizzate e quindi fisse; quando un campo è meno intenso le cariche sono meno polarizzate e quindi mutevoli. La prima situazione produce la materia spessa e concentrata, la seconda l'energia sottile e ondulatoria. Quando un campo è colpito da onde luminose o sonore reagisce con l'emissione di altre onde di rimbalzo, ma soprattutto polarizza al suo interno e in maniera statica i suoi neutrini, che costituiscono come delle tracce capaci di memorizzare l'evento.
D'altra è facile constatare come il corpo umano abbia la capacità di ricordare gli svariati virus o agenti patogeni che lo colpiscono del corso di decine di anni e memorizzare specifiche reazioni immunitarie, necessarie al processo di guarigione. Inoltre la stessa consuetudine di conservare le reliquie dei santi, esposte nei luoghi sacri e capaci di suscitare grande ispirazione religiosa o miracoli, potrebbe appartenere allo stesso fenomeno fisico.

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